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Quanto è importante essere sui social?

Quanto è importante oggi essere sui social? Tantissimo! I social network sono qualcosa di imprescindibile se si ha un business.

Se si vuole far conoscere sé stessi o un’attività che si svolge, se si ha un’attitudine particolare, se si è semplicemente appassionati al web, non si può fare a meno dei social network.

La comunicazione che si fa sulle piattaforme social è generalmente rapida e di impatto, a volte parlano video e immagini, a volte poche parole o degli hastag. Rappresentano comunque l’ultima evoluzione della comunicazione digitale e pensare di non usarli perché si vuole rimanere fedeli “ai vecchi metodi” implica un fallimento quasi certo.

Quanto è importante essere sui social? Parliamo di risultati

Molti imprenditori titolari di piccoli business, a volte si scoraggiano perché ottenere risultati dai social network sembra essere un’impresa sempre più impossibile, ma è davvero così?

Sicuramente “emergere”, ottenere followers e interazioni reali che si traducano in vendite, non è un processo semplice soprattutto se si inizia da zero. Ma “emergere” deve davvero essere un obiettivo o può restare un’eventualità? Sicuramente la risposta non è unica. 

Avere molti followers non significa necessariamente avere incrementato i propri guadagni, avere successo garantito. Dipende molto dalla realtà a cui ci stiamo riferendo, una multinazionale avrà sicuramente un piano di comunicazione ben articolato ma soprattutto ben pagato. Avrà investito molto sulla comunicazione e sui social network, pagherà più professionisti o un’agenzia che a propria volta demanderà determinati tipi di lavori ad altri quindi i risultati saranno irrinunciabili e capillari. Una grande realtà ha tutti gli strumenti per capire che investire sui social oggi è necessario e lo fa, alla stregua della pubblicità più classica: tv, radio e carta stampata, anzi in taluni casi, i tradizionali metodi di comunicazione si potrebbero abbandonare per aggiungere budget alle campagne social, che portano un risultato misurabile, a differenza dei vecchi media.

Per le piccole realtà, come funziona? Se ho un business locale come ad esempio una pizzeria, non ho bisogno di avere 500.000 followers da tutta Italia, perché il mio servizio è circoscritto ad una zona specifica, come magari può essere Milano. Decisamente, 3.000 followers saranno sufficienti se sono reali e rappresentano davvero la mia nicchia di mercato e cioè chi esce almeno una volta a settimana per andare al ristorante. Quei 3.000 followers se si fidelizzano alla realtà che si propone, diventeranno clienti affezionati. Questo farà si che interagiscano con i propri profili social, comunichino ai loro contatti che si trovano in quel ristorante, postino foto, tagghino il luogo. Diventeranno senz’altro parte attiva partecipando con commenti ai post pubblicati. Tutto questo genererà movimento e, sfruttando delle offerte mirate, genererà indotto al ristorante che ne raccoglierà i frutti.

Le due cose fondamentali per la gestione dei social network

Stabilito che è essere sui social è importante, di aspetti da considerare ce ne sono tanti, ma due sono davvero rilevanti:

  1. La costanza: postare con frequenza stabilita è una condizione che sta alla base della crescita dei profili social e quindi dei risultati. Questo è possibile solo se la programmazione viene fatta a monte con un piano editoriale predefinito. Postare contenuti senza qualità e quindi con testi senza senso o non emotivamente coinvolgenti, video o immagini non editati per migliorarne la qualità, è controproducente. Ovviamente non è possibile improvvisare giornalmente cosa postare, bisogna preparare i contenuti programmandoli appunto in base al piano editoriale prestabilito. La costanza in questo caso deve andare a braccetto con la pazienza: un post, 10 post, 50 post, faranno crescere il profilo gradualmente, le magie non esistono!
  2. Il secondo aspetto è direttamente legato al primo e cioè affidarsi a un professionista per la gestione dei canali social. Un professionista sa che non basta programmare i post con costanza. Certo questo è importante, ma è altrettanto primario avere una strategia per riuscire a monetizzare nel più breve tempo possibile gli sforzi di comunicazione. 

I contenuti sono solo una parte di una strategia marketing ben orchestrata. Per questo motivo, difficilmente un imprenditore che ha l’obiettivo di sviluppare il suo business, può lavorare sulla comunicazione social in autonomia, perché per l’appunto fa un altro lavoro. Creare contenuti, scrivere per far compiere delle azioni e analizzare i risultati sono attività che richiedono molto tempo e soprattutto tante capacità diverse.

Delegare questo lavoro può essere un ottimo investimento tra tutti quelli che si possono prevedere per puntare alla crescita e al continuo sviluppo aziendale.

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Federica

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